Cosa è il Contratto di Servizio
La Liguria ha una conformazione molto particolare rispetto le altre regioni italiane: gli insediamenti abitativi sono concentrati lungo i principali assi (coste e valli) e sono serviti dalla ferrovia.
Una buona pianificazione del trasporto ferroviario in Liguria può risolvere una grossa fetta dei problemi di spostamento all’interno della regione. L’importanza turistica di alcune località difficilmente raggiungibili in auto enfatizzano la necessità di avere un servizio ferroviario adeguato alle aspettative.
Purtroppo gli evidenti limiti strutturali di una rete prossima alla saturazione e le scelte gestionali degli ultimi anni hanno portato ad una situazione di continuo disagio per chi utilizza il treno come mezzo di trasporto.
Le responsabilità del trasporto pubblico locale sono attribuite alla Regione e regolate da contratti di servizio stipulati con l'impresa ferroviaria Trenitalia che eroga il servizio sui binari che a sua volta stipula contratti con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che gestisce l’infrastruttura.
E’ evidente che la qualità del servizio erogato sarà determinato in grandissima parte dalla qualità e bontà del contratto di servizio.
Con la deliberazione 1481 del 29 dicembre 2015 la Giunta Regionale ha rinnovato l’affidamento del servizio a Trenitalia per altri 9 anni introducendo il principio di cadenzamento dell’orario e i servizi dedicati alle Cinque Terre, rinviando la definizione puntuale delle condizioni e dei termini di rinnovo del contratto di servizio a fine marzo 2016, a quanto è dato sapersi non è stata per ora conclusa.
Il precedente contratto di servizio valido per il periodo 2009-2014 e i relativi allegati (parte integrante del contratto) sono scaricabili al seguente indirizzo:
Il CdS stabilisce come verrà erogato il servizio, con quali costi, le regole in caso di scioperi, soppressioni, come verrà attuato il sistema di monitoraggio, come verranno gestite le informazioni ai viaggiatori.
Il CdS in qualche modo stabilisce le regole tra le parti. Dato che quello che si sta discutendo è un servizio pubblico, il contenuto deve essere a tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti (legge 24 dicembre 2007, n° 244, art 2, comma 461).
Purtroppo ad una lettura attenta non sempre sembra essere così, per esempio Trenitalia può ridurre il servizio qualora i fondi stanziati a copertura dello svolgimento dei servizi non fossero sufficienti ad assicurare l’equilibrio economico-finanziario, le modifiche apportate nell’ultimo rinnovo portano a pensare che il perfezionamento del sistema di penalità e premi sia più a vantaggio di Trenitalia che dell’utenza.
Nel documento sono contenuti i fattori che determinano la qualità del servizio che sono i seguenti:
a) puntualità e affidabilità dei servizi;
b) pulizia e manutenzione del materiale rotabile;
c) comfort e composizione dei treni;
d) rete di vendita;
e) informazione alla clientela.
E’ evidente che tra i punti manca il tempo di percorrenza, elemento ritenuto invece fondamentale dai pendolari e dall’utenza tutta anche in relazione alla puntualità dei treni (fondamentale la lettura dell’allegato 2 in cui si evidenzia che il pagamento effettuato a Trenitalia è orario e prevede una serie di maggiorazioni difficilmente giustificabili).
Le penali vengono calcolate considerando le stazioni di destinazione e non le fermate intermedie, quindi il ritardo effettivamente percepito dall’utente non viene considerato. Nella valutazione dei ritardi viene esclusa la fascia oraria serale e non viene considerato il ritardo del singolo treno ma della totalità quindi una determinata tratta può essere cronicamente in ritardo ma non essere penalizzata perché compensata dalla puntualità di altre tratte.
Questi sono solo alcuni dei punti che ci hanno lasciato maggiormente perplessi e su cui confidiamo si lavori durante la stesura del nuovo contratto.
Riteniamo importante che tutti i nostri iscritti si informino su queste tematiche perché dal contenuto del nuovo contratto di servizio dipenderà anche il nostro futuro di viaggiatori.